Introduzione

Obiettivo del corso è fornire ai doganalisti gli strumenti giuridici e chiarire i criteri di applicazione delle regole previste dal Codice doganale dell’Unione (Reg. UE 952/2013) e delle relative disposizioni integrative (RD 2015/2446) per la determinazione dell’origine non preferenziale.

“Road map” dell’origine commerciale che trova le sue radici nei principi che guidano l’azione della W.T.O. : principio di non discriminazione, principio del trattamento nazionale, principio di reciprocità e dei mutui vantaggi, principio di protezione doganale, quale eccezione alla regola generale della clausola della nazione più favorita.

Proprio quest’ultimo principio produce effetti tariffari e non, applicabili: dazi antidumping; misure di salvaguardia; restrizioni quantitative, divieti, misure di vigilanza, embargo; made in.

Inoltre, il tema è stato approfondito sotto il profillo penale (definito: il diritto penale in azione), con la giurisprudenza, mediante il commento delle sentenze di Cassaz. nn. 21256 – 52029 rispettivamente del 26/05/2014 e 15/12/2014. Interessante le modalità di approccio alle problematiche dell’origine commerciale, con rilevanza penale, e le strategie difensive.

Il corso è stato strutturato in due parti:

  • Profili amministrativi del "Made in" - Docente: Avv. Valeria Baldi
  • Profili penali e sanzionatori del "Made in" - Docente: Avv. Paolo Erik Liedholm

I temi analizzati:

  • Il concetto di origine
  • Origine non preferenziale
  • Fabbricazione e trasformazione
  • La prova dell'origine non preferenziale
  • I certificati di origine
  • La dichiarazione
  • Made in e Intrastat
  • Etichettatura
  • La tutela del "Made in"
  • La tutela del "Made in Italy"
  • Falsa o fallace indicazione d’origine
  • Fallace indicazione nell'uso del marchio
  • Casi pratici

Video presentazione del corso

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  • Focus Internazionale  - Il corso fornisce competenze su argomenti relativi a normativa e agli adempimenti del contesto italiano ed internazionale
  • Corso riconosciuto - Per gli Spedizionieri Doganali iscritti all'Albo, il superamento del corso è valido per il programma di formazione continua del CNSD e consente di acquisire 5 crediti formativi professionali
  • Altre iscrizioni - I Tirocinanti degli spedizionieri doganali possono richiedere l'iscrizione seguendo le istruzioni sul sito del CNSD. Altri soggetti possono contattare per informazioni il Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali all'indirizzo: info@cnsd.it

Descrizione del corso

Il prestigio dell’Industria italiana è dovuto a una serie di prodotti di eccellenza ai quali vengono riconosciuti: un alto livello qualitativo dei materiali utilizzati, stile raffinato, innovazione, cura dei dettagli, fantasia delle soluzioni adottate, capacità di durare nel tempo. Per indicare queste qualità si usa l’espressione Made in Italy, “prodotto in Italia”.

Più in generale il “made in” (quindi non solo quello italiano) è un concetto legato alla nazionalità economica delle merci in commercio.

Ma quali i profili amministrativi e giuridici, nonché quelli penali, definiscono l’ambito di applicazione di questo marchio di provenienza? Quali gli aspetti che attengono la professone del doganalista, il suo impegno e le sue responsabilità?

In questo corso si delineano ed approfondiscono questi aspetti, ancorchè connessi al concetto di “origine delle merci”:  l’origine è la nazionalità economica delle merci in commercio.

Questo concetto generale di origine va definito nei suoi due aspetti principali, l’origine preferenziale e l’origine non preferenziale.

Le regole di origine non preferenziale sono utilizzate per l’applicazione delle misure di politica commerciale – tariffarie e non tariffarie - che colpiscono solo le merci originarie di determinati Paesi (dazi antidumping e compensativi, embarghi commerciali, restrizioni quantitative o contingenti tariffari).

Come vedremo, al concetto di origine non preferenziale è collegata la possibilità di apporre il marchio di origine (Made in).

Nelle due videolezioni in cui è strutturato il corso, si è parlato di:

  • qualifica di origine commerciale e le modalità di acquisizione in maniera diretta (art.60.1, CDU) ed indiretta (art. 60.2, CDU)
  • concetto di trasformazione sostanziale (elementi oggettivi, soggettivi ed il criterio sussidiario)
  • consultazione dell’All. 22-01 RD 2015/2446, per verificare le specifiche regole di attribuzione dell’origine commerciale (casi pratici)
  • prova dell’origine commerciale e gli organismi preposti al rilascio
  • etichettatura del “made in” e le modalità alternative (ADM nota prot. 155971 del 2009)
  • tutela del “Made in”, la falsa o fallace indicazione dell’origine commerciale e la rilevanza penale, con il commento di alcune sentenze della Cass., sez. III: n. 34103 del 19/04/2005 e n.25030 del 26/04/2017
  • differenza tra il comma 49 (penale) e 49 bis (amministrativo) dell’art. 4, l. 350/2003
  • sequestro delle merci e strategie difensive: il diritto penale in azione.
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Il Corso «Profili amministrativi e penali del “Made in”» si struttura su due moduli, ciascuno composto da una videolezione ed un test di verifica. Per poter passare alla videolezione successiva è necessario superare il test di verifica. Al momento è possibile ripetere il test più volte, se non lo si è superato, consentendo così al discente di poter rivedere il materiale didattico o le parti della videolezione che necessitano un maggiore approfondimento.

Modulo 1 - Profili amministrativi del "Made in"

Questo primo modulo consta di una videolezione, della durata circa 33 minuti e di un test di verifica, che comprende 15 domande a risposta multipla.
Sono trattati i seguenti argomenti:
Il concetto di origine - Origine non preferenziale - Fabbricazione e trasformazione - La prova dell'origine non preferenziale - I certificati di origine - La dichiarazione - Made in e Intrastat - Etichettatura

Modulo 2 - Profili penali e sanzionatori del "Made in"

Questo secondo modulo consta di una videolezione, della durata circa 25 minuti e di un test di verifica, che comprende 15 domande a risposta multipla.
Gli argomenti trattati sono:
La tutela del "Made in" - La tutela del "Made in Italy" - Falsa o fallace indicazione d’origine - Fallace indicazione nell'uso del marchio

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DOCENTI E TUTORS

MAURO LOPIZZO
MAURO LOPIZZOTutor del Corso
Mauro Lopizzo, esperto doganalista, è Delegato alla formazione e membro del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali e referente Commissioni di studio
Valeria Baldi
Valeria BaldiDocente del corso
Avvocato, specializzata in Diritto Doganale ed Internazionale, nel 2018 ha fondato lo Studio legale associato UBFP ed è membro di LCA Studio Legale.
Fornisce assistenza nel contenzioso e consulenza specialistica in materia di diritto tributario nazionale e internazionale; diritto doganale; Iva; fiscalità dirette e accise
È autore di numerose pubblicazioni sulle più autorevoli riviste specialistiche.
Paolo Erik Liedholm
Paolo Erik LiedholmDocente del corso
Avocato specializzato in Diritto Penale Internazionale.
Senior Associate, LCA Studio Legale (Dipartimento di diritto penale), Milano.
Assistenza a primarie società (e ai relativi manager) in procedimenti per delitti societari nonché in relazione all'enforcement normativo.
Membro degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 di alcune importanti società facenti parte di gruppi italiani ed internazionali (v. infra).

Abbiamo somministrato oltre 66.000 Corsi su piattaforma CNSD – Academy

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