Da diversi anni, i dirigenti dell’associazione Svizzera Schweizer Medien VMS (organizzazione settoriale delle aziende mediatiche svizzere private che si impegna a tutelare gli interessi dei media) si riuniscono nelle prime settimane dell’anno per esaminare la situazione complessiva di editoria giornalismo e informazione.
Durante l’ultimo convegno, al quale hanno partecipato oltre 250 rappresentanti dei media, della politica, delle autorità e dell’economia, è emersa la necessità di affrontare in modo approfondito le sfide e le opportunità legate all’intelligenza artificiale nell’industria mediatica.
Il presidente dell’Associazione, Andrea Masüger, ha enfatizzato l’urgenza di adottare misure politiche per preservare l’efficacia del giornalismo in Svizzera. In particolare, ha sottolineato la crucialità di “estendere temporaneamente il finanziamento indiretto alla stampa per i giornali locali e regionali, adeguare la legislazione sul diritto d’autore alle tecnologie digitali e internazionali, e ottenere maggiore considerazione da parte della SSR (Società svizzera di radiotelevisione) per i media privati.”
Il convegno ha dedicato ampio spazio allo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa. Masüger ha evidenziato che, nonostante le opportunità offerte da questa nuova tecnologia, i rischi per il modello di business del giornalismo e per la democrazia sono altrettanto significativi.
Il presidente ha sottolineato l’importanza di un “utilizzo responsabile dell’IA nel giornalismo quotidiano”, con un focus sulla “protezione della proprietà intellettuale, una remunerazione equa per i contenuti giornalistici e la trasparenza riguardo ai meccanismi dell’IA.”
Jon Pult, vicepresidente del partito PS, ha sottolineato il ruolo cruciale dei media per la democrazia e ha richiesto interventi politici per affrontare la crisi finanziaria del settore. Ha proposto misure come “l’adeguamento della legge accessoria sul diritto d’autore e un finanziamento pubblico svizzero indipendente per garantire un sistema mediatico sano e diversificato.”
Il dibattito ha affrontato anche la lotta contro la disinformazione, con Stefan Wabel, CEO della VSM, che ha evidenziato il pericolo rappresentato dall’IA come “super-diffusore di notizie false”, di cui abbiamo scritto anche nel ns articolo sul report del World Economic Forum. Sono stati presentati il “manifesto dell’IA” e le “raccomandazioni d’azione del VSM” per gestire le applicazioni dell’IA nel giornalismo.
Inoltre, sono sorte preoccupazioni per i recenti tagli nel settore mediatico svizzero, con oltre 200 posti di lavoro in meno annunciati. Gli editori hanno chiesto “misure di sostegno urgente”, sottolineando la necessità di “prendere decisioni tempestive al riguardo.”
Andrea Masüger ha descritto l’avanzata dell’intelligenza artificiale nei media come uno “tsunami”, sottolineando che i pericoli sono almeno pari alle opportunità. Ha notato che, nonostante l’entusiasmo per strumenti come ChatGPT negli ultimi anni, ora il fenomeno ha impattato completamente il settore.
Le prospettive e le preoccupazioni emerse dalla Svizzera confermano ancora una volta che, nonostante le opportunità senza precedenti offerte dall’intelligenza artificiale generativa, è essenziale affrontare le sfide in modo proattivo per garantire la sopravvivenza e la vitalità dell’industria mediatica.