Poco più di un anno fa nasceva Artifact  un’applicazione lanciata da Kevin Systrom e Mike Krieger, i co-fondatori di Instagram, con l’obiettivo di fornire agli utenti un social dove potessero ricevere le notizie, selezionate da algoritmi di IA, direttamente dagli editori, dai quotidiani, dalle riviste o dai siti sulla base dei loro interessi e collegamenti.

La piattaforma consentiva agli utenti di condividere notizie, esprimere opinioni e interagire con altri iscritti attraverso i commenti, promuovendo dibattiti interessanti e potenzialmente costruttivi. In alternativa, gli articoli potevano essere discussi direttamente con amici attraverso una casella di posta altamente funzionale.

A differenza di Instagram o TikTok, dove l’elemento predominante sono immagini e video, Artifact metteva al centro il testo. L’obiettivo dei fondatori era democratizzare l’accesso a informazioni di alta qualità, riducendo la disinformazione e contrastando la diffusione di notizie false.

Ma perché ne stiamo parlando già al passato?

Kevin Systrom, l’Amministratore delegato, circa una settima fa ha annunciato la chiusura dell’app a fine febbraio, con la rimozione della sezione dei contenuti mentre l’area dei commenti è già chiusa.

Le motivazioni sono state chiaramente espresse: “Abbiamo preso la decisione di chiudere le operazioni dell’app Artifact, lanciata un anno fa, lavorando instancabilmente per costruire un ottimo prodotto. Abbiamo creato qualcosa che piace a un gruppo ristretto di utenti, ma l’opportunità di mercato non è abbastanza grande da giustificare un investimento continuo in questo modo.”

Nonostante i riconoscimenti ottenuti, come la nomina ad “app essenziale dell’anno” da parte del Google Play Store, il mancato riscontro del mercato e la necessità dei suoi creatori di concentrarsi su progetti più ampi hanno determinato la chiusura di Artifact.

Questo episodio sottolinea che, in un mondo dominato da immagini e video, l’interesse per notizie e informazioni è sempre più in pericolo, e denota anche una difficoltà per le startup di investire in questo settore e far crescere l’informazione giornalistica tradizionale.

Lo stesso Kevin Systrom ha auspicato che la tecnologia possa trovare modi per preservare, sostenere e far crescere questo tipo di informazione, traendo vantaggio dalla scala che strumenti come l’intelligenza artificiale possono fornire.